La tradizione a tavola
La tavola sorsense richiama quella tipica dei paesi sardi a vocazione agricola, con ortaggi, legumi, pani e preparazioni semplici e povere, aventi alla base materie prime di altissima qualità.
Una cucina mediterranea che esprime con procedimenti semplici una sapiente cultura contadina che utilizza, ancora oggi, i prodotti della terra per i suoi poveri ma ottimi piatti: le erbe, soprattutto quelle selvatiche (asparagi e bietole); i legumi; il pomodoro in bottiglia o essiccato al sole e conservato sotto sale (pumàtta sarìdda); le olive verdi confettate, conservate e speziate con alloro e finocchietto selvatico; i carciofi e le melanzane sott’olio o arrostite sulla brace (mirinzáni arrùsthu).
L'ottima frutta comprende alcune qualità di mele sconosciute altrove; i fichi secchi rappresentavano, un tempo, i dolci dei bambini per Natale. Fanno poi parte di una tradizione che si ripete negli anni, il pane e i dolci che si preparano in occasione dei matrimoni, delle festività varie e delle ricorrenze religiose: dal carnevale con le sue frittelle, ai dolci pasquali sino ai prodotti preparati dalle donne del paese per celebrare ed onorare la madonna in occasione dalla festa di Noli me tollere.