Il Cammino di Santu Jacu
Il progetto di realizzare il Cammino di Santiago in Sardegna ha visto la luce alla fine del 2009, grazie all’impegno dell’Associazione "Amici del Cammino di Santu Jacu" (ACSJ). Il Cammino collega i comuni sardi, il cui patrono è San Giacomo Maggiore, in un "accordo di programma". A partire dal 2012 è stata finalizzata la prima segnatura “leggera” del tracciato con le frecce gialle, conchiglie stilizzate e adesivi jacobei nei centri urbani.
Il Cammino di Santu Jacu attraversa anche Sorso in una tappa di circa 25 km di agevole percorrenza sia a piedi che in bici, che nell’ultimo anno è stata nuovamente tracciata secondo un percorso che valorizza le antiche tradizioni legate ai luoghi mariani, e le bellezze naturalistiche come la pineta e lo Stagno di Platamona.
I dettagli della tappa Sorso - Porto Torres: i principali luoghi di interesse sul percorso.
Dal tratto del CSJ proveniente da Sassari e possibile raggiungere facilmente il centro cittadino di Sorso, seguendo la segnaletica CSJ.
Arrivati in centro, il primo luogo di interesse è certamente rappresentato dal Palazzo Baronale, fatto edificare dal Barone Pietro Amat Vico Gambèlla nel 1746, per dare lustro alla sua casata, che si colloca tra le prime pregevoli espressioni dell’architettura civile del XVIII secolo in Sardegna. È uno dei palazzi più prestigiosi di Sorso, sede abituale di numerose iniziative culturali: convegni, mostre, spettacoli musicali e teatrali. L'ultimo piano del Palazzo ospita Biddas, il museo dei villaggi abbandonati, dedicato principalmente a Geridu, villaggio medievale i cui resti ricadono oggi nel territorio del comune di Sorso. Il Palazzo Baronale è sede anche dell’Infopoint turistico del Comune di Sorso dove è possibile avere informazioni sulla città e il suo territorio e ottenere o timbrare la propria credenziale CSJ.
Dal palazzo, sempre seguendo l’apposita segnaletica, è possibile percorrere le principali vie e piazze della cittadina per arrivare alla Chiesa parrocchiale di San Pantaleo martire, patrono della città di Sorso, che risale al 1835. I festeggiamenti solenni in onore del Santo, si svolgono ogni anno il 27 luglio.
Subito svoltando a sinistra, dalla piazza principale di San Pantaleo, dopo poche decine di metri, si raggiunge la chiesa della Santa Croce, risalente alla fine del Quattrocento e in origine intitolata a San Nicola, nella cui facciata risaltano l'artistico portale con arco a sesto acuto, decorato in stile gotico-catalano ed il campanile a vela che ospita una piccola campana del 1559.
Proseguendo lungo la via Cappuccini, si arriva al Santuario della Beata Vergine “Noli Me Tollere” nonché chiesa dei frati Minori Cappuccini di Sardegna e Corsica, custodi fin dal 1607 del Santuario e del simulacro della Vergine Maria la cui apparizione è fatta risalire al 26 maggio del 1208.
Svoltando alla destra del Santuario, lungo Via Noli me Tollere, il percorso abbandona il centro abitato e prosegue nelle immediate periferie della cittadina sino a raggiungere, in località Pedrugnanu, una piccola cappella campestre, sempre dedicata alla B.V. “Noli me Tollere”, presso la quale una antica pietra miliare riporta, secondo la tradizione, l’impronta del piede della Vergine. Questo luogo di culto è frequentato da molti fedeli che approfittano della tranquillità per dedicarsi a momenti di preghiera e di meditazione.
Lasciata la cappella, si prosegue sempre dritti lungo la strada asfaltata che poi cambierà in carrareccia, caratterizzata da un ponticello avvolto da una fitta vegetazione composta da canneti, che permette di aggirare il santuario e di immettersi su una serie di strade vicinali che conducono all’incrocio con la strada provinciale SP48.
Da qui, seguendo la segnaletica, si attraversa la zona cosiddetta di “Giannecca”, caratterizzata da strade sterrate che conducono all’ingresso della pineta che è possibile percorrere seguendo una linea tagliafuoco e alcuni paletti gialli infissi nel terreno che indicano il sentiero in maniera ben visibile.
Dopo circa 460 m si svolta leggermente a sinistra, si esce dalla pineta superando la recinzione e giungendo ad una piazzola di sosta per le auto. Qui si attraversa la strada statale SP81 e si svolta verso destra proseguendo verso la discesa a mare n°7 in località “Pedra Mincina”.
Continuando sempre dritti lungo la discesa a mare n.7, si arriva alla piazzola dove sulla destra è presente una fontanella con acqua potabile e un pannello informativo. Poco avanti, in direzione del mare, si arriva al monumento c.d. di Rena Bianca. E’ qui che, secondo la tradizione, il 26 Maggio 1208 la Madonna apparve ad un muto. La Vergine Maria affidò all’uomo l’incarico di diffondere in paese l’accaduto; l’uomo fu miracolato e riuscì così a raccontare l’incontro a tutti i suoi paesani.
Superato il monumento si prosegue dritti per arrivare in spiaggia e poi girare verso sinistra dove si prosegue lungo la linea di costa per circa 1,5 km. E’ questo uno dei passaggi più caratteristici del CSJ a Sorso che consentirà di godere del contesto natura di approfittare per un bagno ristoratore nella bella stagione.
Arrivati al grande piazzale della Marina di Sorso, una delle località turistiche più significative del territorio, tenendo il mare sulla destra, si continua quindi in direzione della passeggiata che prosegue verso l’edificio a forma di onda (“La Risacca”) dove, costeggiando il basso muretto giallo, è possibile immettersi a destra sulla pista ciclabile che corre lungo la SP81.
Seguendo sempre la ciclabile lungo la pineta, dopo circa 4 km, si giunge all’incrocio tra la SP81 e la SP60; qui è possibile svoltare a sinistra verso la SP60, imbucare la destra dopo qualche metro e accedere così al percorso guidato (percordo in parte realizzato da passerelle in legno) che prosegue all’interno della pineta dello Stagno di Platamona.
Qui il tracciato si snoda tra alberi di pino e ginepro e segue parallelamente il profilo dello stagno. Lo Stagno e Ginepreto di Platamona nel 1996 sono stati riconosciuti dalla Comunità europea come Oasi permanente di protezione faunistica, entrando così a far parte dei siti SIC ovvero siti di interesse comunitario, ed ospitano anche il CEAS, Centro di Educazione Ambientale, presso il quale è possibile prendersi un attimo di pausa e ammirare, dai diversi pontili, lo splendido paesaggio naturalistico adatto a foto e birdwatching.
Il tracciato all’interno dello Stagno di Platamona termina verso destra per immettersi nuovamente lungo la strada provinciale svoltando a sinistra in direzione dell’incrocio di Platamona e quindi ancora a destra (verso Via Oreste Pieroni) per raggiungere Via della Torre.
Da qui, passate alcune strutture ricettive turistiche, il percorso prosegue, sempre in pineta, verso la chiesetta di Balai, per entrare nell’ultimo tratto del CSJ nel Comune di Porto Torres.
Guarda il video | Il Cammino di Santu Jacu a Sorso
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