Santuario della B.V. Noli me tòllere
Secondo la tradizione, il santuario della madonna Noli me tollere fu edificato nel luogo dove venne ritrovato il simulacro della Vergine. L'attuale edificio di origine seicentesca, venne realizzato al posto di una preesistente chiesetta del XIII secolo. L'antica pietra che reca la scritta “Noli me tollere”, murata nella parte destra dell’ingresso della chiesa, è ormai consumata dalle mani dei fedeli che nei secoli l’hanno toccata in segno di devozione. I frati Minori Cappuccini di Sardegna e Corsica sono i custodi del santuario.
La chiesa, che nei secoli ha subìto varie modifiche rispetto all’impianto architettonico originale, si presenta con una navata unica voltata a botte, sulla quale si aprono tre cappelle intercomunicanti per ciascun lato. L’altare maggiore, che accoglie il veneratissimo simulacro della Vergine con Bambino, è in marmo e termina lateralmente con due aperture che conducono al retrostante coro a pianta rettangolare. La volta della navata, divisa da grandi archi a tutto sesto, venne affrescata nel 1936 con immagini relative all’apparizione ed al ritrovamento della statua della Vergine Noli me tollere.
La facciata esterna del santuario si caratterizza per il rivestimento marmoreo bicromo, a righe orizzontali bianche e nere. Nel 1997 il portone ligneo dell'ingresso principale è stato sostituito con uno in bronzo, avente due battenti istoriati con bassorilievi sormontati da una lunetta ogivale.