Oratorio Santa Croce
La chiesa di Santa Croce, risalente alla fine del Quattrocento, era in origine intitolata a San Nicola, come risulta dalla relazione della visita pastorale compiuta dall'arcivescovo turritano mons. Salvatore Alepus nel 1555.
Nella facciata risaltano l'artistico portale con arco a sesto acuto, decorato in stile gotico-catalano, ed il campanile a vela che ospita una piccola campana del 1559.
L’impianto interno, a navata unica voltata a botte, è frutto di rimaneggiamenti compiuti tra la fine del XVII e la metà del XVIII secolo. Il presbiterio ha invece mantenuto le forme originali (tranne l’arco trionfale, a tutto sesto, rispetto all’originale a sesto acuto) con volta a crociera costolonata e archi ogivali. La capilla mayor è impreziosita da un'ancona lignea dorata e policromata del XVII secolo, al centro della quale risalta un crocifisso ligneo di notevole fattura, risalente al XV secolo che colpisce per il realismo delle sue fattezze.
Le nicchie ricavate nello spessore murario della navata, ospitano statue di santi fra le quali rileva un pregevole estofado de oro, scultura lignea dorata e policromata del XVI secolo, raffigurante la Vergine delle Rose. Sul lato sinistro della navata si trova un artistico altare in stucco di epoca barocca.
Le relazioni delle visite pastorali compiute dall'arcivescovo turritano nel corso del Cinquecento, tramandano l'immagine di un edificio discretamente arredato e curato dalla confraternita "dei Disciplinati", la quale amministrava, in quell'epoca, rendite modeste ma sufficienti alle attività che vi si svolgevano. Il corredo e la consistenza patrimoniale fanno supporre che il sodalizio dei Disciplinati, detto anche "confraternita di Santa Croce o del Gonfalone", fosse attivo a Sorso già da qualche anno.
L'area circostante la chiesa di Santa Croce divenne sede, dal 1835, del primo cimitero cittadino mentre, a partire dal 1839, il sacro edificio divenne "parrocchia provvisoria" e lo rimase per tutta la durata della costruzione della nuova chiesa di San Pantaleo. Durante la Seconda Guerra Mondiale la chiesa di Santa Croce, come altri edifici del paese, fu adibita ad alloggio militare.
La chiesa è stata riaperta al culto dopo gli accurati lavori di restauro che le hanno restituito il suo antico fascino.