Lavatoio
L'antico lavatoio pubblico di Majòri, alimentato dall’acqua della Billèllera, venne completato nel 1872 su progetto dell’ingegner Giuseppe Bossalino. Il sito, detto “lu labaddoggiu”, venne utilizzato, all'incirca, fino agli inizi degli anni Settanta del Novecento dalle donne di Sorso che vi si recavano con le ceste cariche di panni. Il ritrovo sui bordi della grande vasca diventava occasione di socializzazione e di aggiornamento sui fatti che accadevano in paese.
Dal punto di vista architettonico, l’edificio, a pianta rettangolare, presenta una copertura con capriate lignee risalente al 1922, su progetto dell’ingegner Filiberto Costa. La facciata, costruita con conci di calcare tenero, è sovrastata da un artistico frontone caratterizzato da cornici aggettanti e modanate. All’interno del lavatoio si trova la grande vasca rettangolare in pietra, utilizzata per lavare i panni. Sempre in pietra è il pavimento, un tempo in ciottoli di fiume (triddhìa).
Di recente il monumento è stato oggetto di un accurato restauro che ne ha recuperato l’antico aspetto.